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lunedì 9 settembre 2013

TU PARLA MIA LINGUA?

- Bimbi domani tornate a scuola! Siete contenti? Rivedrete tutti i vostri amici, giocherete insieme, imparerete un sacco di cose...
- Anche i tuffi dall'alto...
- No, amore, quello è la scuola di nuoto, non la scuola normale
- Mamma, ma poi andiamo alla scuola di nuoto?
- Anche io ffuola notooooooo!!!!
- Sì topino, poi andrete anche in piscina, per imparare a nuotare...
- Quando inizia la scuola?
- Domani amore, inizia domani, che bello eh?
- Ma quando inizia la scuola di nuoto?
- Ah, quella.. Quella inizia a ottobre, ci vuole tempo, ancora
- Anche io ffuola noto!!!
- No, amore, tu sei troppo piccolo per la piscina, devi aspettare ancora un anno... Ma domani vai a scuola, quella delle maestre, sei contento?
- Ffuola noto mamma?
- No amore, la scuola normale...
- Mamma perchè non andiamo subito in piscina?
- E' chiusa la piscina, riapre tra un mese
- Ma voglio fare la scuola di nuoto!
- Anche io ffuola noto!!!
- Bimbi, ascoltatemi bene: la piscina inizia tra un mese. Tu ci puoi andare. Tu no. Però domani andiamo tutti alla scuola dei bimbi, vedete? Questo è lo zainetto, questi sono i grembiuli, i pennarelli, il bavagliolo... Insomma SCUOLA capite? Sì? S-C-U-O-L-A.
- Mamma prendo il costume? Eh? E la cuffia?
- Anche io ffuola notooooooo!!!!
- E poi facciamo i tuffi? E vado anche sott'acqua? Senza braccioli eh mamma?
- FFUOLAAA NOTOOOOOOOO

In momenti come questi chiudo gli occhi e penso agli spinifex che rotolano nel deserto, sollevando polvere e sbattendo le porte dei saloon. Non so perchè, è lo stesso senso di desolazione.

venerdì 6 settembre 2013

Ma ce l'hai il porto d'orto?

Ieri mattina siamo scesi a valle a fare un paio di commissioni.
L'inge a un certo punto mi ricorda che dobbiamo passare a comprare i pannoloni del Ciccionetto chè, vista la recente esplosione intestinale, ne ha bruciati circa 45 in due giorni.
Ok, dai passiamo anche alla Lidl e già che ci siamo anche dai Cinesi a comprare due minchiate.
Parcheggiamo da ZHAO il super mercatone cinese che c'è giù al paesone e lasciamo la macchina sotto l'unico albero del parcheggione deserto.
Scendiamo dalla macchina e l'inge si paralizza.
- Ciccio, se non ti dai una mossa facciamo notte...
- ...
- Uè, bell'uomo, allora, a cosa giochi a un due tre stella?
- ...
- Ma cosa stai guardando?!?
- Guarda - fa lui, lo sguardo estatico, il dito puntato all'aiuola che delimita il parcheggio - guarda cos'hanno fatto...
- Mbeh? Che hanno fatto?
Mi giro e lo vedo: l'orto, anzi l'ORTO.
- Eh? Hanno fatto l'orto nell'aiuola del parcheggio?!?
Siore e siori, non due rape e due foglie d'insalata, tanto per passare la domenica senza il campionato, un orto con i controcazzi, di almeno 10 metri di lunghezza in cui si stagliavano fierissimi pomodori, bietole, cavoletti di bruxelles, insalate, spinaci e altre verdurose prelibatezze.
- Cioè, perfino i Cinesi son riusciti a fare l'orto... perchè io non ci riesco?
- No, ma hai visto dove l'han fatto?!? Nell'aiuola del parcheggio... Dai non ci credo!
- Che importa dove l'hanno fatto?!? A LORO è uscito tutto!!! perchè a me non escono manco le zucchine?! EH?! hai visto ieri il vicino come ha guardato le zucchine che ho piantato?! E ieri sera me ne ha portate un cesto! "Sai... dopo aver visto le tue..."! AH!
- Vabbè, dai ma che vuol dire... lui fa l'orto da 15 anni...
- Ma questi arrivati da Shangai due ore fa ci son riusciti anche loro!  E guarda le zucche! Guarda 'sta zucca è lunga come il camion...
- Sì, appunto, cresce vicino ai gas di scarico...  Magari la terra del parcheggio è meglio della nostra...
- Che smacco! Che smacco!!!
Ohggesù, mi è andato in loop l'inge. Ma porca misera, ci mancavao i cinesi con l'orto.
E ci hanno messo pure il cartello: NO TOCCARE; GRAZIE!
Cioè vuoi dire che gli fregavano i pomodori? Gli ravanavano nell'intimo degli spinaci? Gli han fregato le zucche?
Ma poi, come cacchio ti viene in mente di fare l'orto in un parcheggio?!? Ma vuoi dire che pure loro c'hanno la crisi? ma se pure i cinesi hanno fame, noi che dovremmo fare?!
'Azz.
Se qualcuno ha risposte le dia adesso, se non altro lo faccia per l'inge, porello.




martedì 3 settembre 2013

S-Bilancino

A 7 giorni esatti dall'inizio della scuola, come se farlo mi aiutasse a scivolare meglio verso martedì prossimo (qualcuno poi mi spiegherà perchè la scuola inizia di martedì), dicevo, a 7 giorni dall'inizio dalla scuola provo a tirare un bilancio di cosa sono stato questi 2 mesi di vacanza con i bambini.

In questi due mesi l'inge ed io abbiamo:
- curato 3 otiti, un'influenza intestinale, due febbroni e una serie lunghissima di raffreddori;
- raggiunto 4 achievements nella pulizia delle ruzzle-cacche: the ultimate cacca, the challenge, not now! e the bomb;
- soffiato instanabili mocci;
- consolato interminabili litigi;
- sconfinato più volte nell'oscuro mondo di Mordor, detto anche "non ce la posso fare ad arrivare a settembre, oh! ce la faccio anche stavolta" e tornati indietro;
- coccolato tenerissime nuche, accarezzato piedini grassocci e sudaticci, baciato colli, guance, braccini e gambotte;
- scavato solchi di mezzo metro attorno a scivoli, altalene, dondoli e gonfiabili;
- somministrato chili quintali di cibo, merende, succhi, acqua, focacce, gelati;
- esaurito la pazienza, ricaricata, ri-esaurita, ri-caricata, ri-esaurita, riciclata quella di prima;
- giocato a memory, nascondino, prendimi, sono un fantasma, sono invisibile, nasconditi e poi fammi bù!, gare di triciclo/bicicletta/monopattino/carrello della Coop/ passeggino, lottalibera, tiro alla fune, negozio che vende cose in dollari ma non in euro;
- raccontato 257 favole, di cui 256 della pimpa e una non della pimpa;
- fatto bagni in mare, in piscina, al fiume, nella vasca grande e perfino sotto la doccia. In ogni caso l'acqua era troppo calda o troppo fredda;
- provato a lavorare.... finito di lavorare;
- guardato cartoni in italiano, inglese e spagnolo e perfino giapponese, per la disperazione;
- dormito in letto nostro, non nostro, poi di nuovo nostro e poi... (sorpresa del genitore).

Ed ecco la TOP TEN delle frasi dell'estate 2013:
10: puoi giocare da solo 10 minuti?
9: perchè non giochi con tuo fratello?
8. ce l'aveva prima lui
7. dopo te lo da
6. andiamo perchè è tardi
5. lavati le mani
4. non è ancora pronto
3: ho detto di sì, ma devi aspettare
2: guarda che ho detto SI', puoi aspettare un attimo?!
1: ASPETTAAAAAAAAAAAAAAAAA

E voi? come ve la siete cavata?

mercoledì 21 agosto 2013

l'apocalisse vista da davanti

L'elettrauto, in effetti, era parecchio perplesso:
- Fatemi capire bene cosa volete, che al momento non mi è tanto chiaro. Volete che vi installi un vetro dentro la macchina?
- Sì, un vetro antiproiettile, proprio qui, dietro i sedili del conducente e del passeggero;
- Cioè voi volete un vetro che vi separi dai sedili dietro, giusto?
- Sì, come quello delle limousine, che si alza a comando e isola i passeggeri;
- Ah. A comando. Uhm. Uhm. Uhm. Siete sicuri eh?
- Sì Vogliamo un vetro spesso, scuro e isolante che si alza a comando e divide l'abitacolo in due.
La faccia dell'eletrauto era chiarissima: ma che cazzarola ve ne fate?!?
- Senta,  si può fare oppure no?
- Fare si può fare, ma vi costerà
- Non importa, paghiamo quello che vuole.

Dopo una settimana la macchina era pronta:
- E questo è il telecomando, vedete? Basta schiacciare qui... e taac! Il vetro si alza e si fissa qui in alto, su questa guida;
- E' resistente?
- Anti proiettile, antirumore, antigraffio, anti tutto. Potrebbe venirvi addosso un hammer e non vi accorgereste di nulla
- Perfetto! Quanto le dobbiamo?
- Sono 6500 €
- A lei, grazie
- Saluto
Ci guarda andare via, le mani sui fianchi. Scote la testa, si rimette al lavoro.

Il giorno seguente saliamo in macchina, tutti e 4, bambini dietro, inge al volante, io lato passeggero.
Dopo soli 5 minuti inizia la solita camurria:
- mamma, ho sete, mi dai un succo
- Topo, andiamo solo a fare la spesa, resisti 5 minuti
- mamma, mi è caduto lo squalo, me lo prendi?
- ciccio non ci arrivo, è rotolato sotto al sedile
- mamma, perchè qui passa il treno?
- mamma, il mio squaloooo
- mamma, guadda tattoiiiii
- mamma, devo fare cacca
- mamma, lui mi ha preso la macchinina...
- IO CE L'AVEVO IOOOO
- MAMMAMMAAAAAA UFFAAAAA MA QUANDO ARRIVIAMOOOOO
- MAMMMMMMMMMAAAAAAAAAAAAAAA

Guardo l'inge. Fa cenno di sì con la testa. Schiaccio il tasto del telecomando, bzzzz.... il vetro si alza e sigilla la macchina.
Ahhhhh, il silenzio.
Accendo il cd, Eine kleine Nachtmusik di Mozart si diffonde dalle casse.
Dietro, l'apocalisse. Lo vedo dalle facce, stanno urlando a squarciagola mentre si strappano dalle mani la macchinina e il trattore: non si sente nulla.
Guardo fuori dal finestrino il vento che passa sulle acacie, l'inge mi sorride. Finalmente la pace.

Poi mi sveglio tutta sudata.

lunedì 19 agosto 2013

Di assenza e fogliolone

E' proprio vero che le persone non si conoscono mai fino in fondo e che a volte ci vuole un evento speciale per avere un barlume di ciò che sono in realtà.
Il Ciccionetto, ad esempio, è sempre stato etichettato (sì, etichettato, so che non si dovrebbe, che si limità la sua individualità, bla bla bla) come pacioso, pacioccone, statico, tranquillo, apatico, inerte, abulico, lamentoso, mutanda stretta.
Non è un granchè, neh. Rispetto a quella mina impazzita del fratello, forse per effetto ottico, a volte sembra dipinto.
Epperò.
Sono bastati pochi giorni di assenza del Topolo per vederlo completamente trasformato: allegro, canterino, gran parlatore, colui che non muoveva un passo trasformato in camminatore, corridore e saltatore. Da muto con pollice in bocca a oratore inarrestabile.
Al ritorno del fratello, d'incantesimo, tornava quello di prima: statua di sale, muta e ciucciolosa.
Poi nuova settimana di ferie del fratello maggiore: ri-trasformazione globale. Qualcuno lo trova anche cresciuto, da una settimana all'altra. Tutti notano la verve e l'accattivante simpatia.
Ma guarda un po'.
Probabilmente l'ombra di una foglia enorme, ipertofica e autoreferenziata come quella del Topolo non lascia gran nutrimento agli altri e, come tutte le piante che si rispettino, bastano pochi giorni di sole, acqua e cure amorevoli per sviluppare radici e autostima.
Si vede anche che l'ebbrezza di ritrovarsi figlio unico, per chi è eternamente secondo, è talmente inebriante che stimola crescita e neuroni.
In compenso, una settimana di permanenza del Topolo con il cugino più piccolo ha aperto gli occhi del suddetto sul fratello minore: toh, deve essersi detto, a casa ne ho uno uguale. Potrei quasi giocarci assieme.
E così, alla fine di agosto, ci ritroviamo con due figli diversi: uno più forte, coraggioso, più alto e decisamente più consapevole di sè stesso e del suo posto, l'altro con gli occhi in basso a cercare la compagnia del minore.
Permettetemi tuttavia di esprimere un ultimo desiderio: hai visto mai che la nonnitudine se li porti via entrambi, l'estate prossima.
Magari trovano cresciuti anche noi, dopo.

martedì 30 luglio 2013

In piscina con Santa Teresa

E poi, alla fine, viene il tempo in cui un gruppuscolo di neuroni riesce ad affrancarsi dalla prole e ad avere vita propria, tipo pensare.
Oggi pomeriggio a TreeObvious, nella cascante piscina comunale, ho avuto comodamente il tempo di guardarmi attorno e pazienza se era meglio che i neuroni fossero rimasti appiccicati ai nani, io le mamme che ho visto ve le racconto lo stesso:

C'era la mamma Santa Teresa, estatica, al posto di una mano le era cresciuto uno smartphone col quale scattava alla velocità di 650 foto al minuto, lanciando gridolini di gioia ad ogni sbuffo emanato dalla creatura e quasi svenendo orgasmica ad un suo maldestro tentativo di nuotata. Ha tipicamente figli sotto i 12 mesi,  cammina nel tunnel ancora con la luce proveniente dall'esterno, ignora che sta per sfracellarsi contro il muro del tedio, della stanchezza e, soprattutto, dei terrible two. Porella.

Accanto a lei sedeva mamma Morten Harket:
- Mamma, guarda che tuffo! - A-AH, rispondeva lei.
- Mamma, guarda, vado sott'acqua! - A-AH, ribatteva lei.
- Mamma, annego!
- A-AH
- Mamma, mi sento male!
- A-AH
- Mamma, guarda un triplo salto carpiato con avvitamento a spirale rovesciata!
- A-AH
Inamovibile, insormontabile, inarrivabile, alla mamma  A-AH niente ci fa, niente ci intteressa, niente ci muove. Probabilmente è vuota dentro, pronta per la tassidermia.

La mamma E.R. invece parcheggerebbe volentieri l'ambulanza a bordo piscina, pronta ad ogni evenienza perchè non si sa mai. E' un flusso ininterrotto di ti senti bene, ti sei fatto male, hai fame, hai sete, haifreddocaldolabbraviolamangiatodapocotimuovitroppoetroppopoco.
Teme il sole, il caldo e il cloro. Ha orrore dei tuffi, raccapriccio dei germi, disgusto della pipì nell'acqua bassa e, naturalmente, paura di tutto. Se potesse tumulerebbe i suoi figli in un sarcofago sterile e li ostenterebbe soltanto a Pasqua e Natale.Tristezza.

C'è poi mamma SKY, orientata verso il sole, incartapecorita e rinsecchita come una prugna, sigaretta in bocca e cellulare all'orecchio. Raglia ordini secchi e perentori, bellamente ignorati dai figli teppisti, terrore della piscina bassa e di tutte le altre mamme. Mamma SKY non si alza, non mangia, non beve. Anche se i figli sono alla piscina grande, lontana centinaia di metri, non smette di ripetere non correre, attento, non tuffarti, ti fai male, se vengo lì le prendi, guarda che non sto ridendo, aspetta che viene tuo padre. TSO subito.

Infine, la mia preferita, mamma Bill Murray. Probabilmente prima di sette fratelli, non si scompone di niente. Ha uno stuolo di nani appresso, che gestisce con la flemma di un pittore indeciso tra il giallo ocra e il terra di siena. Recupera il figlio che giace a tre metri di profondità dandogli due colpetti sulla spalla, separa due bimbette che si stanno morsicando per il possesso di Barbie BayWatch prendendole sotto le braccia e adagiandole sull'asciugamano. Sorride, annuisce, è empatica e assertiva. E quando viene l'ora della merenda elargisce cibo a destra e manca circondata da nanetti allegri e sereni. Invidiabile.

Io naturalmente vorrei tanto essere una Bill Murray. Purtroppo credo di piazzarmi tra E.R. e Santa Teresa. Ci stiamo lavorando.

martedì 9 luglio 2013

Il post del TG1 ( o di Studio Aperto, se preferite)

Ok, fa caldo.
Sono quasi le 9 di sera e il termometro segna ancora 29°.
Il sole deve ancora tramontare e, visto che gli alberi che abbiamo piantato quando ci siamo trasferiti qui fanno ombra solo agli omini lego e la faranno agli umani fra 20 anni circa, fa un caldo assassino.
E allora vi beccate il post del TG1, luoghi comuni e banalità come se piovesse (magari, ahah).
Sapete già che dovete portare i nonni alla coop alle 9 del mattino e passare a riprenderli alle 5 di pomeriggio, chiedete se hanno fatto merenda, mi raccomando.
Sapete anche che fa insolitamente caldo, eppure siamo a luglio, che tempo del piffero. E sono iniziati i saldi, e la gente se ne sta al mare o in montagna, e i turisti invadono le città d'arte e ci sarà l'esodo e anche il controesodo. Perbacco, ma siete informatissimi!
Quello che non sapete, e ora ve lo dico io, è che i bambini sono tutti diversi. Lo sapevate? Macchè, dovevo arrivare io a scuotervi le sinapsi e fibrillarvi i neuroni.
Parlo dei fratelli, eh, mica bambini di pianeti diversi.
Uno è casinista, l'altro è tranquillo. Uno corre e salta ma non dice una parola, l'altro sembra impagliato ma parla come umberto eco.
Ma ancora non vi ho detto tutto.
Uno ha smesso il pannolone in 2 settimane, siore e siori, l'altro sta impiegando 2 settimane solo a trovarsi il pisello. Ullallà, che roba eh.
Uno gioca e chiacchiera da solo, l'altro quando è da solo si sdraia sul divano e inizia a lamentarsi come Harry quando guarda Casablanca*.
Uno è color nivea, l'altro color carlo conti.
Uno coi muscoli sodi e scolpiti, l'altro sembra la pasta della pizza ma troppo annacquata.
E insomma.
Sono diversi, eh. Se non fosse che sono usciti dalla mia stessa pancia, signora mia, le direi che son di 2 madri diverse.
Ma tant'è.
Però non dan problemi, sa?
Del resto, figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi.


* "Harry ti presento Sally"